visita tutti i paesi del mondo

Visita tutti i Paesi del mondo in 18 mesi: record mondiale per Cassie

Visitare tutti i Paesi del mondo è un sogno per qualsiasi viaggiatore.
Chissà quante volte anche tu avrai sognato una cosa simile e quante volte ti sarai risposto bruscamente “impossibile, non ce la farò mai!”.
Nella vita mai dire mai perché i sogni possono essere realizzati, basta crederci come ci ha creduto Cassandra de Pecol, una ragazza americana di 27 anni che è riuscita a visitare tutti i 196 Paesi del mondo in 18 mesi di viaggio.
Partita da sola dal Connecticut (suo Stato d’origine) nel luglio del 2015 per combattere una crisi esistenziale, e spinta dalla voglia di dare un senso alla sua vita, è riuscita a battere il record mondiale maschile detenuto da Yili Liu, che ha visitato tutto il Pianeta in poco più di tre anni.
Non si sentiva pronta a mettere su famiglia, non voleva rimanere intrappolata in un lavoro per lei non appassionante (come la capisco, hai per caso letto il mio libro Professione Travel Blogger?), ed era ossessionata dalla paura di morire senza aver concluso qualcosa di grande ed esaltante.
Expedition 196 – questo il nome che ha voluto dare alla sua avventura – l’ha portata, con non poche difficoltà, a mettere piede su ogni Stato e a raccontare tutto sui social network, Instagram in primis, ponendosi come obiettivo principale quello di promuovere lo sviluppo sostenibile, far conoscere nuove culture e mostrare alle persone che è davvero sciocco avere pregiudizi.
D’altronde come diceva Mark Twain: “Il viaggio è fatale al pregiudizio, al bigottismo e alla ristrettezza mentale, e molti di noi ne hanno estremamente bisogno proprio per questo…

Remembering that you are going to die is the best way I know to avoid the trap of thinking you have something to lose. You are already naked. There is no reason not to follow your heart. – Steve Jobs • 💚 • #expedition196

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Lo so che ti stai chiedendo: “ma come ha fatto con i soldi?”. Grazie agli sponsor che hanno capito da subito la grande impresa che stava per compiere e grazie ai quali è riuscita a coprire quasi tutti i 198 mila dollari spesi.
È saltata da un parte all’altra del globo terrestre toccando posti non particolarmente tranquilli come ad esempio la Corea del Nord, la Somalia e la Siria, ed è diventata inoltre ambasciatrice dell’International Institute for Peace Through Tourism, portando nel mondo un messaggio di pace e sensibilizzando gli studenti di ogni Paese a viaggiare per abbattere ogni barriera, anche mentale.

After a 1 hour and 15 minute fast paced uphill trek, I arrived at Paro Taktsang. The pilgrimage was like something out of Avatar, a dream to trek, through low hanging clouds with a harrowing drop at any given moment on either side. Prayer flags swayed through the pines, prayer wheels spinning in the breeze, and tsa-tsas (ashes of the dead) wedged between crevices of stone. Passing over a bridge and waterfall and up the last flight of stairs, I entered one of the chambers where I was completely alone. Tip-toeing past the glowing butter candles and sacred relics, I kneeled on a rug, cracked open an aged window and rested my head on the windowsill to reflect and admire the massive 2,000ft plunge into the vast Himalayan valley below, as clouds swiftly passed. Without my phone or camera equipment, I was able to consciously enjoy this moment in peace. 🏔 • • • #expedition196 #everycountryintheworld
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Volere è potere, sempre!
immagine di copertina pexels


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